E' utile mettere insieme queste dichiarazioni riportati su vari giornali in
merito al crollo di Ventotene:
Un albergatore di Ventotene: «Da anni lanciavo l'allarme»
ROMA (20 aprile) - Pietro Pennacchio, residente dell'isola, albergatore,
commenta la tragedia di Cala Rossano: «Da anni lanciavo l'allarme che un giorno
avremmo pianto. Ci sono altri punti sull'isola a rischio, con il sindaco ne
avevamo parlato proprio nei giorni scorsi».
«Tutta l'isola va spessissimo su quella spiaggia - spiega Francesco Buono,
comandante dei vigili, che ha coordinato i primi soccorsi - Non si poteva
immaginare una tragedia come questa, Proprio a cinquanta metri dalla tragedia
alcuni anni fa erano stati effettuati dei lavori di messa in sicurezza per
picconare alcuni massi di basalto pericolanti».
ROMA (20 aprile) - Bruno Panuccio, il padre di Sara, una delle due vittime di
Ventotene, dice al Tg3: «Mia figlia è morta in una maniera assurda. Io sono
andato a vedere il posto dove è morta mia figlia e Francesca insieme a lei. Più
che evitabile, il fatto che siano morte due ragazze in questa maniera è
assurdo. Io sono stato nel posto, ho toccato il pezzo di montagnola che ancora
è attaccata, è friabile, l'ho tirata giù con le mani io, quindi io posso dire
da ignorante in materia ma so che qui sono venuti geologi a controllare le cose
e dicono che il posto è sicuro, è una spiaggia pubblica, si scende con i
gradini, c'è un porticciolo davanti con 30-40 barche, c'erano altre due
scolaresche oltre alla scolaresca di mia figlia in quel momento, non c'è una
rete. Li è friabile, ha piovuto e ripiovuto, quindi che lì se ne sarebbe venuta
giù è una cosa certa, è solo un discorso di tempo».
Al giornalista che gli ha chiesto se qualcuno avrebbe dovuto fare qualcosa per
evitare la tragedia, il padre di Sara ha risposto: «Io non so chi è che decide,
come fanno a decidere che sia sicura. Se è una cosa del genere è friabile, è
friabile».
Un commosso pensiero va alle famiglie delle due giovani ed innocenti vittime.
massatosi