Siamo molto dispiaciuti per l’evento che danneggia un elemento importante del nostro sistema di accoglienza dei turisti, ma la Legge è Legge e va sì rispettata. E i notai non fanno eccezione.
A nessuno di noi è mai capitato che, dopo un acquisto di cose mobili o immobili, piombassero in casa le Forze dell’Ordine per apporre i sigilli su disposizione della Magistratura, per cui è chiaro che l’acquisizione dello Smeraldo sia avvenuta per mezzo di imbrogli e intrallazzi di cui è maestro Gerardo Santomauro, il notaio. Tutti noi sappiamo che lui ha concluso l’acquisto per mezzo di un prestanome, come fanno i criminali, i camorristi e i mafiosi per riciclare soldi sporchi, anche se lui ha avuto l’ardire di affermare in Consiglio Comunale di non avere nulla da spartire con l’albergo Smeraldo. Raccontare menzogne ai suoi concittadini è normale per questa pessima figura di uomo e di sindaco.
A Ventotene è noto a tutti che l’albergo Smeraldo è transitato dai fratelli Impagliazzo ai cugini Intrallazzo per il tramite di un prestanome di Formia, abbiamo visto tutti arrivare una ditta di Benevento per fare i lavori di restauro e sappiamo tutti che il direttore è il fratellino del notaio intrallazzatore. Ma lui nega e dice che sono tutte fantasie, che lui è un “operatore del diritto†e mai farebbe una cosa del genere. Ci considera degli idioti pronti a berci ogni sua menzogna come fanno alcuni cretini e tutti i suoi complici che, per questo, sono stati pagati con affidamenti illeciti, assunzioni illegali, concessioni indebite, abusi di ogni genere e distrazione con distribuzione di fondi pubblici, tanto da trasformare la nostra isola in un centro di addestramento per Carabinieri, Finanzieri, Forestali e Magistrati che, seguono le tracce dei cugini Intrallazzo per esercitarsi sulla individuazione e repressione dei reati contro la fede pubblica commessi da “colletti bianchiâ€.
I Ventotenesi per fortuna hanno cacciato lui e la sua banda prima che emergesse questo ultimo scandalo e ora almeno nessuno potrà associarlo al nostro Comune, anzi si potrà solo dire che siamo stati lungimiranti, anche se molto ritardatari.
Questo Tizio si vantava di incarnare i valori europei e, con arroganza, presiedeva tutti i simposi di europeisti, normalmente svolti, a spese della UE, nell’ Illegal Resort Isolabella. Ora noi lo diffidiamo ad associare ancora il suo nome a quello glorioso di Ventotene che, a causa sua e della sua banda, è costantemente e tristemente presente nelle cronache giudiziarie.
Noi non siamo complici dei cugini Intrallazzo & Co. ma siamo vittime della loro ingordigia, disonestà e prepotenza. Per anni siamo stati oppressi dal sistema che avevano istaurato sulla nostra isola, molto simile a quello di Putin. Nessuno poteva ostacolare o denunciare le loro malefatte pena pesantissime ritorsioni sull’intera famiglia e chi ha osato farlo ha passato enormi guai a causa di falsità che la banda intera, a comando, sottoscriveva in atti pubblici, pur di colpire i dissidenti (proprio come usa fare Putin). Basti ricordare che, per la prima volta nella storia di Ventotene, i cugini Intrallazzo hanno tentato di cacciare dal Consiglio Comunale quattro dei cinque Consiglieri di minoranza da noi eletti. Per fortuna è intervenuta l’Autorità Giudiziaria a bloccare il folle progetto e ripristinare i Consiglieri al loro posto..
La Consiliatura Santomauro è stato un evento traumatico nella storia di Ventotene, ma per fortuna è durato meno dei previsti cinque anni, ma purtroppo ha lasciato danni terribili e mancanze insanabili se non con anni di duro e onesto lavoro. Ora siamo finalmente liberi e possiamo ancora sognare di vivere in una meravigliosa isola dove c’è posto per tutti, dove ognuno può pensare di creare una famiglia ed avere un lavoro onesto senza dover sottostare alle minacce, ai ricatti, alle ritorsioni dei cugini Intrallazzo e dover accettare lavori di bassa manovalanza offerti dai loro amici importati sulla nostra isola a fare da padroni.
Dal primo di marzo del 2022 le strade dei Cittadini di Ventotene si sono divise da quelle della banda Santomauro e mai più torneranno ad incrociarsi. A Ventotene sarà per sempre festeggiata questa data come la liberazione dell’isola
Speriamo che tutti i suoi componenti, che ora sono più ricchi di quando sono venuti, se ne ritornino nelle loro case e che ci lascino vivere in pace la nostra vita che non è la loro.