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mercoledì 02 maggio 2018 |
Paolo Del Prete: Il Segreto. |
Estratti da intervista radiofonica. |
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Alcune delle produzioni discografiche di Paolo Del Prete uscite nel 2018 (dallo Store internazionale iTunes) |
Musica e dintorni: D.: Negli ultimi mesi hai superato quota 50: tante sono le produzioni discografiche a tuo nome, tra Singoli, Album e collaborazioni varie, diffuse a livello internazionale. Qual' è il segreto di tale prolificità?
PAOLO DEL PRETE: Credo che sia nella scelta dei collaboratori, specialmente quelli più stretti. Talento, professionalità, puntualità e precisione sono elementi essenziali se si vogliono raggiungere validi obiettivi.
D.: E tu cosa fai per "caricare" I tuoi partners artistici?
PAOLO DEL PRETE: Semplicemente, lascio a loro carta completamente bianca, senza pressioni né indicazioni di nessun tipo. Una volta fatta la mia parte e decise le coordinate generali, lascio tutto al loro talento, senza scadenze né limiti.
D.: Se tali sono i risultati, è una strategia semplice quanto vincente...
PAOLO DEL PRETE: Infatti. E lo è sia dal punto di vista professionale che relazionale.
D.: C'è qualche tua vecchia partnership con cui ti piacerebbe fare qualcosa di nuovo?
PAOLO DEL PRETE: Non sono abituato a guardare indietro. Attualmente credo di aver raggiunto uno stato ideale, con uno staff di collaboratori fidati ed abilissimi e nuove collaborazioni in arrivo che lasceranno un segno indelebile. Non vedo quindi il motivo di riesumare rapporti finiti da un pezzo. E poi se le strade ad un certo punto si dividono, c'è sempre un valido motivo....
D.: E questo riguarda anche il discorso umano o solamente quello artistico?
PAOLO DEL PRETE: Entrambi, naturalmente! (risate)
D.: Da bambino eri considerato un bambino prodigio sia dal punto di vista scolastico che da quello artistico. Il fatto che provieni da una "dinastia" di insegnanti ti è stato d'aiuto?
PAOLO DEL PRETE: Indubbiamente.
D.: E quanto ti ha aiutato questa situazione nel campo musicale?
PAOLO DEL PRETE: Come già detto, all'età di 7 / 8 anni guardando mia mamma che ogni tanto si rilassava suonando la fisarmonica mi ha introdotto alla conoscenza delle tastiere, portandomi ad esercitarmi spesso sull'Armonium che si trovava nell' Auditorium della Chiesa in cui svolgevo l'attività di Boy Scout. Dopo un po' di tempo alcuni miei amici più grandi di età mi invitarono a far parte della loro Band e da lì è iniziato tutto.
D.: Che genere suonavate?
PAOLO DEL PRETE: Cover. Pink Floyd, Genesis, Jethro Tull e qualcosa di Emerson, Lake & Palmer, come era in uso in molte Bands del periodo.
D.: Niente male per un tastierista alle prime armi...
PAOLO DEL PRETE: Con l'esercizio e la pratica sono "cresciuto" in fretta! Era il minimo che potessi fare visto il repertorio e l'abilità dei miei compagni di Band! (risate)
D.: Come è avvenuto il passaggio dalle tastiere alla batteria?
PAOLO DEL PRETE: Tra tutti gli strumenti che suono la batteria è quello che amo di più. Mi basta mettermi dietro i tamburi e far uscire ciò che ho dentro, e mi trovo su un'altra dimensione. Ho iniziato a suonarla con Cover Bands di Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath....un ottimo training! |
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Paolo Del Prete. |
D.: Oltre alle basi della tua carriera Artistica, cosa ti è rimasto del periodo "Boy Scout"?
PAOLO DEL PRETE: Oltre ad una certa impostazione caratteriale, è rimasta la tendenza alla ricerca Spirituale, che per me è prioritaria. Ho la fortuna di vivere in un'Epoca in cui la Scienza, ad iniziare dalla Fisica Quantistica, non fa che confermare continuamente principi su cui si basano tutte le Vie Spirituali e che da secoli venivano esposti, anche se con termini più semplici, da praticamente tutte le Vie Religiose ad iniziare da Induismo, Buddismo fino al Cristianesimo e al nuovo Pensiero di Filosofi come Atkinson e Goddard. Quindi praticare ed applicare tali priincipi è per me fondamentale.
D.: E a cosa ti porta questo?
PAOLO DEL PRETE: Semplice: a sentirmi meglio, a vivere in maniera più intensa e produttiva. A non avere paure né condizionamenti. E a fare tanti dischi! (risate)
D.: Segui una Religione in particolare?
PAOLO DEL PRETE: In seguito agli Studi che da anni porto avanti ho rilevato che più o meno tutte le Vie Spirituali si basano sugli stessi fondamentali concetti. Le differenze sono nei diversi metodi.
D.: E che mi dici delle guerre di Religione?
PAOLO DEL PRETE: Secondo me non bisogna fare confusione tra Spiritualità e Politica. Le presunte "guerre di religione" appartengono alla realtà politica. A chi è veramente Spirituale non interessa nessun tipo di conflitto, né tantomeno certa politica.
D.: E dopo tutto questo Rock come ti sei ritrovato a diventare un personaggio delle notti Disco?
PAOLO DEL PRETE: Credo che la musica Rock sia fondamentale nello sviluppo tecnico e culturale di un musicista. Fermo restando questo punto, in quel periodo anche nell' ambito Soul Funky c'erano Artisti superlativi: James Brown, Commodores, Earth Wind & Fire , Gloria Gaynor, KC & the Sunshine Band per non parlare delle nuove leve, Giorgio Moroder in primis, che gettarono le basi per ciò che riguarda la musica elettronica. Ascoltavo Rock, ma mi piaceva anche la Dance. Venni invitato da un mio amico a fare un programma nella sua Radio, ed iniziai così il mio percorso da Speaker.
D.: Ma l'inizio della tua carriera di DJ in discoteca come ha avuto luogo?
PAOLO DEL PRETE: Questa è stata una storia incredibile, ed è stato uno degli episodi che mi hanno fatto capire quanto nella vita di ognuno molto sia già scritto. Un giorno... (continua)
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TRASCRIZIONE INTEGRALE DELL' INTERVISTA E REPLICA RADIOFONICA IN DIFFUSIONE. |
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postato da: ladjlady |
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